Volontari

Un grande ringraziamento a tutti coloro i quali, sempre con molta disponibilità, si offrono come volontari occasionali partecipando alle attività organizzate dalla fondazione Carlos Jambrina, Santi, Marta, Dakli, Andrea, Marino, Aida, Charito, Carolina, Emanuela, Juan e tantissimi altri.

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In futuro ci piacerebbe ospitare volontari provenienti da qualsiasi parte del mondo, poiché il progetto prevede la possibilità del contributo di chiunque abbia voglia, in questo momento per mancanza di fondi questa possibilità ancora non e’ fattibile.

Per la prima volta lo scorso aprile, un caso del tutto eccezionale, abbiamo ospitato la nostra prima volontaria. E’ stata una delle esperienze più belle dalla nascita della fondazione.

Emanuela Straccia. Una ragazza italiana che ha lasciato nel cuore di tutti noi qui a Bayahibe un’impronta indelebile, grazie alla sua sensibilità, alla sua positiva predisposizione al lavoro e anche perché è stata la prima volontaria internazionale di questo progetto in costante crescita.

Si è offerta come volontaria offrendo tutta la sua disponibilità e il suo apporto professionale provvedendo autonomamente a tutte le spese relative al soggiorno qui, in Repubblica Domincana. Mi sarebbe piaciuto, come fondazione, poter provvedere alle spese del suo soggiorno. Purtroppo per il momento non abbiamo i fondi sufficienti per poterlo fare e questo mi è dispiaciuto molto.
Il fulcro della questione non ha nulla a che vedere con il denaro. Parliamo di un intercambio tra due persone che sognano un mondo migliore, sensibili alle difficoltà del prossimo e che nel loro piccolo contribuiscono a migliorarlo apportando il proprio contributo.
Quando iniziai a pensare per la prima volta a una rete di volontari, immaginavo che sarebbe stata un’esperienza positiva sotto molti punti di vista, che mi avrebbe fatto crescere tramite l’apporto di esperienze di vita di altra gente. Tutte le mie previsioni, alla fine, si sono rivelate molto meno ottimistiche rispetto alla realtà vissuta. E’ stata una delle esperienze più fantastiche che questo progetto mi ha regalato e soprattutto l’inizio di una grande amicizia.
Grazie Emanuela Straccia! Desidero che tu sappia che dal giorno in cui sei scesa da quella “gua gua” ci hai rubato un pezzo di cuore, tanto a me quanto alla Fondazione, quanto a tutte le persone che ti hanno conosciuto. Tu sarai per sempre parte di noi. ^

Maria José Martí
Presidente della Fondazione
Hambrientos de Todo

Emanuela Straccia Primera Voluntaria Fundación Hambrientos de Todo Emanuela Straccia I Volontaria

Samantha Rampini Foto Samantha Rampini Volontaria

Lunes 31 de agosto del 2009

Samantha Rampini è la nostra seconda volontaria. Ci ha accompagnato per quasi tutto il mese di agosto e ha lasciato la sua indelebile impronta nella fondazione.
Una donna indipendente, intraprendente, creativa e motivata che con la sua maturità professionale e con la sua praticità ha partecipato attivamente al progetto dellaBiblioteca, al nostro primo Operativo Medico e nel caso della Familia Pepén in cui con la sua imponente presenza è riuscita a superare tutti gli ostacoli, che non sono stati pochi.

Ci ha lasciato un aneddoto che con il suo permesso racconterò.
Mentre io seguivo il primo Operativo Medico, Samantha seguiva il caso di Betania che lottava tra la vita e la morte in ospedale, cercando disperatamente, tra tutti i papabili candidati, l’ultimo donatore di sangue per poter procedere con l’intervento.
Furono per entrambe giornate d’intenso lavoro, eravamo stanchissime e spesso a digiuno.
Mentre mi recavo in ospedale, chiamai Samantha per sapere dove fosse e per avere notizie di Betania e lei mi risponde: “Corri, vieni, sto malissimo” e chiude la comunicazione, richiamo e nessuno mi risponde.
Mi precipito lungo le scale, disperata, pensavo al peggio “ODDIO BETANIA”.
Dopo mille ricerche, arrivo finalmente senza fiato nella sala trasfusioni e vedo l’ultimo donatore, Isaia, in fase di prelievo e Samantha al suo fianco quasi “SVENUTA”.
Ripresi fiato e scoppiai in una risata fragorosa. Lo so Samantha non stava bene, però io avevo immaginato il peggio che “BETANIA FOSSE MORTA” e trovandomi davanti ad un semplice calo di zuccheri reagì così. Pian piano tutti si unirono alla mia risata e tutto ebbe un esito più che positivo.
Grazie Samantha per il tuo speciale aiuto nel caso Pepen, per la tua collaborazione per il progetto della Biblioteca, per il tuo appoggio nell’Operativo Medico e per l’organizzazione della fantastica lotteria che ci ha permesso di recuperare qualche soldino per proseguire il lavoro. In pochi giorni hai svolto un lavoro utilissimo. Speriamo tutti di rivederti molto presto da queste parti.

Maria José Marti